Un bianco uomo di mezza età che indossa una camicia kaki e pantaloncini sta in piedi in mezzo a una piana fertile, circondato da un gruppo di giovani uomini di colore che indossano una uniforme arancione brillante.
Si chiama Bill Creswell, ha 58 anni, ed è proprietario di una fattoria nel centro agricolo di Chimoio, nella provincia di Manica del Mozambico. I giovani uomini in uniforme sono alcuni dei suoi 45 dipendenti.
Creswell è uno dei più di 50 coltivatori bianchi che vivono a Chimoio dove sono fuggiti per mettersi in salvo dalla riforma agraria messa in atto a partire dal 2000 dal presidente zimbabwiano Robert Mugabe.
“Questa ormai è la mia casa. Lo Zimbabwe è un capitolo della mia vita che si è chiuso”, dice Creswell, ispezionando le nuove piantine di pomodoro mentre indossa gli occhiali per proteggersi dai raggi del sole tropicale.
Creswell ha lasciato lo Zimbabwe più di 10 anni fa e con esso il mondo che lui e la sua famiglia avevano creato. “Mi sono sentito in pericolo. Sono fuggito con niente, solo un sacchetto contenente i miei vestiti. Fino a quel punto, conoscevo solo lo Zimbabwe”.
Nel 2000, le acquisizioni violente di terreni violente hanno costretto più di 3.000 agricoltori bianchi a fuggire.
(30/10/2015 Fonte: Al Jazeera)