Alla fine del 1990, lo Zimbabwe era il granaio del continente. Il Paese era annoverato tra i principali esportatori di tabacco del mondo. La confisca dei terreni di proprietà di agricoltori bianchi frutto di una controversa riforma agraria del Presidente Robert Mugabe, ha messo il Paese in ginocchio. Nel 2000 gli agricoltori bianchi eranoquattromila, Oggi non sono più di 150 oggi. I loro ettari sono stati regalati per lo più ai sostenitori del Presidente Robert Mugabe. La maggior parte dei beneficiari neri ha lasciato la terra arabile incoltivata, per negligenza, perché non possedevano il know-how o non perché avevano i soldi per gli investimenti necessari. Oggi, con l’incoraggiamento del Governo di Mugabe, i neri stanno cercando nuovamente il sostegno dei white farmers che volentieri ritorno nella loro terra…
(15/02/2016 Fonte: Rfi)
Zimbabwe – I white farmers (lentamente) stanno tornando
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