Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali di Oliver Mtukudzi, uno dei più famosi musicisti dello Zimbabwe. Soprannominato Tuku, il chitarrista dello Zimbabwe, morto mercoledì ad Harare all’età di 66 anni, è stato sepolto a Madziwa, nel nord del Paese. Sabato sera, è stato organizzato un concerto, al quale hanno preso parte centinaia di persone, in uno stadio della capitale.
Diventato famoso negli anni ’70 come una delle voci della ribellione contro il dominio della minoranza bianca nello Zimbabwe. Oliver Mtukudzi ha registrato più di 60 album durante la sua carriera, durata una quarantina d’anni.
I suoi testi contenevano messaggi contro l’Hiv-Aids e accenni alla situazione politica. Una delle sue canzoni, «Wasakara», pubblicata nel 2001 e che significa «Sei troppo vecchio», è stata censurata dalle autorità dello Zimbabwe, che la consideravano come un’offesa al leader del paese, Robert Mugabe.
Il cantante e chitarrista ha combinato diversi stili per creare un afro-jazz conosciuto dai suoi fan come «Tuku Music».
«Era un combattente per la libertà, questo è quello che posso dire su di lui», ha detto il musicista dello Zimbabwe, Thomas Mapfumo, con il quale ha iniziato la sua carriera prima dell’indipendenza dello Zimbabwe nel 1980. «Ho amato la sua voce e il modo in cui ha scritto la sua musica e lui è stato una grande fonte di ispirazione» ha aggiunto.