Zimbabwe – Mnangagwa eletto presidente al primo turno

di AFRICA

Il presidente Emmerson Mnangagwa ha vinto le elezioni presidenziali in Zimbabwe secondo i risultati ufficiali pubblicati la scorsa notte dalla Commissione elettorale dello Zimbabwe (Zec).

Il “coccodrillo”, candidato per il partito da sempre al potere nel paese Zanu-PF, ha ottenuto il 50,8% dei voti contro il 44,3% del suo principale avversario, il candidato del partito d’opposizione Movimento per il cambiamento democratico (Mdc), Nelson Chamisa. Avendo superato la soglia del 50% delle preferenze,m il presidente uscente è riuscito ad imporsi al primo turno. Secondo i conteggi effettuati a partire dalle cifre comunicate nella notte Mnangagwa ha totalizzato 2,47 milioni di voti mentre Chamisa è arrivato a 2,15 milioni.

L’opposizione ha immediatamente respinto i risultati ufficiali annunciando che sceglierà le vie legali per fare ricorso. Il portavoce dell’Mdc, Morgan Komichi, ha dichiarato che “i risultati sono falsi il partito andrà a denunciare l’intero processo di fronte a un tribunale”. Gia nella serata di ieri Chamisa aveva nuovamente annunciato che secondo i dati in possesso del suo partito (mai pubblicati), sarebbe lui ad aver vinto.

La Zec però ha risposto affermando che “non c’è stato alcun imbroglio” nel conteggio. Tuttavia molte perplessità sono sorte, anche fra gli osservatori internazionali, riguardo i numerosi ritardi nella pubblicazione dei risultati. Gli osservatori UE in particolare hanno affermato di aver rilevato criticità organizzative e intimidazioni sui votanti.

L’annuncio definitivo è stato dato stamane all’alba dalla presidente della Zec, Priscilla Chigumba . Dopo l’annuncio il 75enne Mnangagwa si è detto compiaciuto e ha dichiarato che si tratta di “un nuovo inizio” per il paese. “Grazie Zimbabwe (…). Uniamoci nella pace, nell’unità e nell’amore. Insieme costruiremo un nuovo Zimbmbabwe per tutti” ha dichiarato con un tweet. “Anche se siamo stati divisi nelle elezioni, siamo uniti nei nostri sogni”, ha poi aggiunto il successore di Robert Mugabe, deposto lo scorso novembre da un golpe bianco dopo 37 anni al potere.

Durante l’annuncio dei risultati, le strade della capitale Harare e della roccaforte dell’opposizione Bulawayo erano praticamente deserte. Solo un gruppo di simpatizzanti dello Zanu-Pf si è riunito per festeggiare di fronte al Rainbow Towers Hotel di Harare dove erano ospitati gli uffici della Zec.

Mercoledì il governo aveva avvertito che non avrebbe tollerato alcuna contestazione dopo la morte di 6 persone durante gli scontri che hanno seguito l’annuncio dei risultati del voto legislativo mercoledì mattina. Inizialmente le vittime erano tre, ma, secondo quanto annunciato ieri sera dal portavoce della polizia, sono salite a sei quando tre dei 17 feriti sono deceduti in ospedale. La comunità internazionale ha condannato trasversalmente la repressione violenta portata avanti dalle forze militari del governo zimbabwano invitndo alla moderazione.

Ieri nel tardo pomeriggio le forze di polizia hanno fatto irruzione nella sede dell’Mdc ad Harare con l’intento di trovare i facinorosi che avrebbero aizzato le proteste di mercoledì. Sono stati effettuati 18 arresti per procedere a degli interrogatori.

Anche i risultati definitivi delle elezioni legislative hanno sancito una vittoria netta dello Zanu-Pf che, grazie si successi nelle zone rurali, ha vinto 145 seggi contro i 63 dell’Mdc, ottenendo così una maggioranza di due terzi in Parlamento.

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