Lo scrittore zimbabwiano Chenjerai Hove è morto domenica pomeriggio in Norvegia per un’insufficienza epatica. Aveva 59 anni. Critico delle politiche del regime di Robert Mugabe, il premiato autore ha dovuto vivere in esilio negli Stati Uniti e in Europa. L’ultima volta che si era recato in Zimbabwe è stato qualche anno fa quando è tornato per seppellire sua madre. «Ha promesso di non morire prima di ritorno – aveva detto Hove -, e io le ho promesso di non morire in esilio».
«Io in realtà non credo di essere un nemico dello Stato – ha sempre detto -. Sono loro che temono uno scrittore». Hove raccontava di aver subito almeno cinque attentati alla sua vita e una infinita serie di minacce di morte. Figlio di un capo locale, Hove è nato a Mazvihwa pressi Zvishavane, nell’allora Rhodesia. Ha frequentato la scuola a Kutama College e quella dei Fratelli Maristi di Dete. Dopo gli studi a Gweru, è diventato insegnante e poi si è laureato in Sudafrica e in Zimbabwe. Mr Hove era un romanziere, poeta e drammaturgo. «Bones», pubblicato nel 1988 , è tra le sue opere più note. Ambientato dopo l’indipendenza in una fattoria di proprietà dei bianchi, il libro si chiede che differenza ha fatto la fine del dominio coloniale nel 1980.
(13/07/2015 Fonte: Nehanda Radio)
Zimbabwe – Morto Hove, scrittore critico del regime
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