Thales, azienda francese produttrice di armi, sarà chiamata a rispondere del reato di corruzione per presunti pagamenti effettuati all’ex presidente Jacob Zuma. Zuma, a sua volta, dovrà rispondere di frode, racket e riciclaggio di denaro.
Il rinvio a giudizio è stato deciso dalla Corte suprema sudafricana secondo la quale, l’ex presidente, che nega ogni addebito, avrebbe chiesto tangenti a Thales e Thales avrebbe «direttamente o indirettamente» partecipato alle attività di corruzione.
Le accuse contro Zuma non sono nuove. Si è iniziato a parlare di corruzione poco prima delle elezioni del 2009 che poi hanno portato Zuma alla presidenza. È stato poi il moltiplicarsi delle accuse di corruzione ad aver portato Zuma alle dimissioni nel febbraio 2018.
Thales South Africa, che nega le accuse, ha detto di aver «preso atto» del rinvio a giudizio e che studierà «la sentenza per valutare le sue opzioni legali».
Il processo inizierà il mese prossimo.